The Secret Venice of Corto Maltese. Fantastic and Hidden Itineraries Read

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a.g.e. montagner
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Porta d'Oriente + Porta dell'avventura. 20 aprile 2012

Ormai mi concedo dei cut-ups degli itinerari originari, cucendomene uno su misura. In verità il percorso è piuttosto scontato, perfino intuitivo, per chi abbia imparato a conoscere la città, east ideology che più di una guida lo proponga tale e quale.
La prima tappa è stata comunque actress-percorso: ovvero una capatina (in biblioteca, a dirla tutta, a restituire dei libri; ma

Questo commento è aggiornato advertising ogni nuova visita. In alto le più recenti.

Porta d'Oriente + Porta dell'avventura. xx aprile 2012

Ormai mi concedo dei cutting-ups degli itinerari originari, cucendomene uno su misura. In verità il percorso è piuttosto scontato, perfino intuitivo, per chi abbia imparato a conoscere la città, due east ideology che più di una guida lo proponga tale e quale.
La prima tappa è stata comunque actress-percorso: ovvero una capatina (in biblioteca, a dirla tutta, a restituire dei libri; ma ne abbiamo approfittato per un immancabile salto) da Tonolo, in memoria dei tempi della laurea triennale, quando le pasterelle erano un irrinunciabile tiramisù morale, ancor prima che fisiologico, tra una lezione eastward 50'altra.
Siamo poi tornati in direzione della ferrovia, in una Venezia assediata dai francesi: evidentemente in vacanza nel weekend elettorale, anziché in patria a fare il proprio dovere di cittadini. Non esagero dicendo che ad ogni calle abbiamo trovato dei francofoni.
Inevitabile quindi la traversata in apnea della Lista di Spagna: l'unico modo possibile. Seconda tappa alla pasticceria Gam Gam del ghetto nuovo, per l'ormai canonica scorta di rugelach (di questo passo, alla commessa siberiana potrò chiedere candidamente "il solito, grazie"). La Torrefazione Marchi invece era chiusa. A South. Alvise, angolo poco noto e virtualmente deserto della città, sosta per telefonata, rugelach, foto...
Casa del Tintoretto (come mi fece notare chi mi accompagnava) not sarebbe affatto una cattiva sistemazione, a Venezia. Sebbene fosse, per l'occasione, assediata da una truppa di francesi. Da lì, oltre il ponte, abbiamo raggiunto l'ormai familiare Palazzo Mastelli; il cui piano nobile (come mi fece notare chi mi accompagnava) è deturpato da certe tapparelle che da sole varrebbero l'esproprio proletario. Ho anche cercato di arrivare fino al Casin dei Nobili, il solitario palazzo affacciato sulla laguna nord; scoprendo che è accessibile solamente dall'ingresso privato di Palazzo Contarini.
Dopo esserci affacciati sulla Sacca della Misericordia, abbiamo dunque proseguito, un po' scorati e ormai discretamente affamati, oltre che notevolmente perplessi per l'estrema variabilità del clima, lungo la Corte Vecchia; nei pressi c'è united nations vecchio squero, dismesso ma suggestivo. In fondamenta S. Felice ci sono invece due ponti molto caratteristici: uno è l'ultimo ponte senza balaustre rimasto a Venezia, testmonianza di united nations tempo in cui lo erano tutti; e 50'altro è il ponte su cui si apre, in notturna, la Favola di Venezia di Corto Maltese.
A quel punto siamo passati dalla Porta d'Oriente alla Porta dell'Avventura (due tra le mie preferite). La tappa successiva è stata quindi la chiesa dei Gesuiti: una tra le più caratteristiche della città, e talmente fuori mano che fifty'entrata non è a pagamento. Purtroppo era in orario di chiusura; con mio grande dispiacere, perché ci tenevo a rivedere fifty'Assunta del Tintoretto east il Martirio di S. Lorenzo di Tiziano, due pittori le cui residenze sono incluse in questo itinerario sui generis.
Ci siamo allora arresi alla fame, infilandoci nel pub La Tortuga, proprio dirimpetto. Isolato com'è in fondo alla salizzada degli Specchieri, con tanto di vista sulle Fondamenta Nuove, pare davvero la Locanda alla Fine del Mondo. Nel momento stesso in cui entravamo ha iniziato a piovere, stroncando ogni velleità di pranzare advertising un tavolo all'aperto. Per la cronaca, i nostri vicini di tavolo erano, ça va sans dire, francesi.
Se not altro, entro la fine del pranzo la pioggia aveva smesso. Quasi fosse un effetto scenografico. Pertanto nessun disguido durante la passeggiata lungo le Fondamenta Nuove (da cui è anche possibile affacciarsi alla Sacca della Misericordia, che poco prima avevamo osservato dalla fondamenta Ormesini); anzi, il cielo sopra S. Michele e le isole più distanti aveva dei colori spettacolari.
Dopo una capatina in corte Tiziano abbiamo tagliato per campo due east campiello S. Maria Nova (altri francesi), campo dei Miracoli (idem), east poi fino a S. Maria Formosa. A quel punto avevamo in progetto di passare un po' di tempo in due librerie nei paraggi. La prima, dato che già sapevo come arrivarci, è stata la Acqua Alta; dove chi mi accompagnava ha comprato nientemeno che le Memorie di Casanova, ed. N&C, in due volumi. Un bagaglio non da poco... La seconda invece è stata la Filippi, che conoscevo solamente di nome.
E quale conclusione migliore della calle del Paradiso?

Porta del mare. 25 febbraio 2012

Castello, il sestiere esplorato in lungo & in largo da questo itinerario, è virtualmente ignorato dai flussi turistici, che spesso si limitano alla triangolazione S. Lucia-Rialto-Southward. Marco. Ogni due anni viene preso d'assalto per la Biennale d'arte, ma in quell'occasione la folla non si avventura oltre le sedi della mostra. C'è da dire che la Biennale lascia sempre spossati. Castello è il sestiere più distante dalla ferrovia, dalla terraferma; la 'coda' del pesce che è Venezia. Non ci si passa per caso o per errore, nemmeno perdendosi: bisogna volerlo. Questo per chi arriva da terra, ovviamente; arrivando invece dal mare, che storicamente era 50'unico modo per raggiungere la città, southward'incontra per primo proprio Castello. Il mio consiglio, quindi, è di raggiungere il sestiere via mare: spendere un po' di tempo e di denaro, eastward percorrere in battello 50'intero Canal Grande. Ne vale sicuramente la pena; specialmente se, come noi, si ha la fortuna di una giornata prematuramente primaverile, dopo l'inverno più freddo degli ultimi 25 anni.
L'itinerario inizia proprio dai Giardini della Biennale, e introduce subito all'atmosfera magica di Castello: donne che chiaccherano, vecchi che chiaccherano, panni stesi ovunque, una stride che sembra incompatibile con la Venezia perennemente invasa dai turisti. Due east, conseguentemente, non un negozio di cianfrusaglie. Castello è dei veneziani.
L'itinerario prosegue fino a South. Pietro di Castello, che, oltre advert una cupola solo 4 metri più bassa di quella michelangiolesca in Vaticano, vanta united nations cimelio assolutamente prattiano: la cattedra di S. Pietro. Continua poi costeggiando le mura dell'Arsenale, east percorrendo l'animata Via Garibaldi ("El Refolo" fa dei panini deliziosi, eastward il prosecco è buonissimo).
Il Museo marittimo è stata una sorpresa per me: avevo visitato quelli di Barcellona e di Stoccolma, mai quello di Venezia! Ad un prezzo irrisorio (€i,55, che a noi è stato ulteriormente scontato...) si può godere di una collezione molto suggestiva, assolutamente imperdibile per chi come il sottoscritto ama il mare e le cose marinaresche. Menzione d'onore, in questa occasione, per la sala delle conchiglie due east per la sala svedese―le cui didascalie bilingui citano ovviamente, a proposito di musei marittimi, anche il Wasa di Stoccolma. Sono le ultime due sale in cima advert un museo di quattro piani, due east valgono davvero come la ciliegina sulla torta.
A pochi passi dal museo c'è l'entrata dell'Arsenale, uno degli angoli più belli della città: il ponte, la torre con l'orologio, i leoni di pietra... E ancora, proseguendo: San Giovanni del Tempio, sede dei Cavalieri di Malta, che purtroppo era chiuso... uno dei pochi rimpianti della giornata. Poi San Giorgio dei Greci, costruito nel 1573 dalla comunità straniera più numerosa di Venezia (sapevatelo): la piccola chiesa e il vicino museo delle icone, raccolti in un angolo molto caratteristico eastward pacifico, meritano senz'altro una visita.
L'itinerario, dopo vari altri vagabondaggi che vi risparmio, termina nel campo della Celestia, affacciandosi sulla laguna. United nations panorama così poetico da ispirare uno dei brani migliori della guida:
http://flake.ly/AvEZVM

Per buona misura, una volta conclusa la "Porta del mare", abbiamo sconfinato nella "Porta dell'avventura" per una capatina in united nations paio dei miei campi veneziani preferiti: S. Zanipolo eastward S. Maria Formosa. A quel punto, però, le gambe not ci reggevano più, e la giornata si è conclusa alla Libreria Acqua Alta. Che forse not è "the most cute bookshop in the world", come recita l'insegna all'entrata; ma di certo è una delle più pittoresche.
Gli acquisti della giornata?
Ernest Hemingway, Sotto il crinale ed altri racconti; Mario Vargas Llosa, I capi; Henry James, La bestia nella giungla; eastward dulcis in fundo, un'edizione spagnola di El perseguidor di Julio Cortázar.

Porta d'Oriente. 16 dicembre 2011

In attesa della conferenza con Vinicio Capossela organizzata a Ca' Foscari dalla relatrice della mia prima tesi di laurea, visita solo parziale a questo itinerario. Poco male: Rioba eastward i suoi fratelli sono ormai dei conoscenti, per me. Lungo questo itinerario ci siamo concessi un'immancabile capatina alla leggendaria Torrefazione Marchi: il loro Caffé della Sposa è sempre united nations ottimo regalo. http://www.torrefazionemarchi.information technology/
Attraversando il ghetto, ci siamo imbattuti in una orazione funebre fuori dalla schola levantina; di conseguenza la pasticceria ebraica aveva le luci spente in segno di rispetto. Ciononostante siamo riusciti a comprare dei deliziosi rugelach alla cannella, che se non li avete mai provati nonsapetecosaviperdete.

Porta del colore. 15 dicembre 2011

Ho sempre avuto united nations debole per la parte di Dorsoduro coperta da questo itinerario (anche se devo ammettere di not essere riuscito a zigzagare seguendo alla lettera il percorso indicato). La vicinanza alla zona universitaria assicura pasti a buon prezzo, east al contempo, trattandosi di uno degli 'spigoli' di Venezia, non è lambito dalle correnti turistiche.
In campo S. Trovaso c'è uno degli ultimi squeri, che mi piace mostrare ai miei compagni di viaggio; i paraggi del Guggennheim sono caratteristici; due east che dire della fondamenta Ca' Balà, che oltre al proprio fascino ha il valore aggiunto di aver ospitato Ezra Pound? Per non parlare della chiesa della Salute, e della vista sulla laguna offerta dalla punta della dogana.
In questa occasione, una nebbia come se ne vedono di rado rendeva il panorama molto suggestivo. Addirittura surreale è stato il momento in cui ho visto una fermata del vaporetto emergere dalla foschia nel bel mezzo della laguna, come sospesa nel tempo & nello spazio (in verità la stavano trasportando, credo per una qc riparazione). Abbiamo passato un po' di tempo con la guardia giurata, un ragazzo siciliano incaricato di stazionare fuori dal museo -eastward conseguentemente di battere brocche- al solo scopo di salvaguardare la statua del bambino gigante con rana. Ci siamo congelati con lui (il siciliano, not il bambino) per quasi united nations'ora, cercando di scaldarci quantomeno a parole. Per scongelarci è stata indispensabile una sosta alla Fujiyama, la mia sala da tè preferita:
http://www.bedandbreakfast-fujiyama.i...

Porta d'Oriente. 15 maggio 2011. 4° raduno aNobiano

Questo itinerario ricalca nel dettaglio (anche se... a rovescio!) quello del expedition urbano del raduno nazionale, che causa maltempo è stato modificato rispetto al percorso originario : http://sg.sg/wYYctv

Il percorso inizia alla Ca' d'Oro, risale fino al campo dell'Abbazia ed al ponte della Sacca, da pigeon si può ammirare la laguna nord; prosegue fino alla splendida Madonna dell'Orto eastward poi verso Palazzo Mastelli, con il fregio del cammello, e campo dei Mori, pigeon si trovano la casa di Tintoretto e le statue dei tre fratelli Rioba, Afani e Sandi con il servitore. Ed ancora lungo la fondamenta fino alla chiesa di sant'Alvise, attraverso il ghetto nuovo e vecchio, poi su fino alla chiesa di san Giobbe due east indietro fino al Ponte della Guglie, verso la Lista di Spagna.
Dato il tema dell'itinerario c'è anche una capatina sull'altra sponda del Canal Grande, da campo S. Stae alla Riva di S. Biasio passando ovviamente per il Fontego dei Turchi.

Porta d'Oriente. 25 aprile 2010

Avevo già seguito questo itinerario, nel giusto verso, poco più di united nations anno fa, in occasione di una delle giornate di apertura gratuita dei musei statali.
Ricordo i bambini che giocavano, nel campo della Madonna dell'Orto come nel ghetto nuovo, in una tranquilla domenica insolitamente assolata e senza molti turisti. Ho scoperto una parte di Venezia che non frequento mai: anche quando mi capita di andare al ghetto, in genere infilo la Strada Nuova se ho bisogno di andare verso Castello. 50'estrema propaggine nord di Venezia è united nations luogo affascinante, pacifico, ricco d'arte e di storia, lontano dal trambusto come solamente Castello stessa eastward le isole esterne.

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Tretratti
Bel compagno di smarrimenti.
Psychophant
This is a volume that, unsurprisingly, I only read while travelling to Venice, or physically in information technology. I even bought it in Venice, which is why I have the Italian version rather than the Spanish 1.

The book presents seven itineraries through Venice, highlighting some of its hidden charms, seeing some of the classical ones through different eyes, and in general helping to put you in the listen set of a traveller rather than a tourist. Important mindset deviation when traditionally Venice has always be

This is a book that, unsurprisingly, I only read while travelling to Venice, or physically in it. I even bought information technology in Venice, which is why I have the Italian version rather than the Castilian one.

The book presents seven itineraries through Venice, highlighting some of its hidden charms, seeing some of the classical ones through different optics, and in full general helping to put yous in the mind set of a traveller rather than a tourist. Important mindset difference when traditionally Venice has e'er been a traveller dream.

It helps if you savor Hugo Pratt drawing fashion and the Corto Maltese books, but it is not really necessary. Some familiarity, or a more "normal" guide will aid with orientation, and the normal details of "treatment" Venice. This is conspicuously intended for someone with fourth dimension to spend and willing to search for the spirit of the place, rather than a high speed civilisation varnish. The accent on bars, cafes, breaks and companionship goes in the aforementioned direction.

My edition (from 1999) was a bit obsolete in 2010, just about of the monuments, sights and even recommended places are nonetheless there.

I also recommend not to follow the full trajects presented, simply just use them in pieces, to make your own traject and find your ain interests.

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Carlotta Micale
Mi sono lasciata accompagnare a Venezia da questo libro, e ne ho seguito i vari itinerari. Che bella thought, che bel libro.
Gli itinerari sono ben pensati e ben scritti, farsi accompagnare per la città da Corto Maltese e dal suo autore è piacevole, e non solo abbiamo fifty'occasione di scoprire dettagli east angoli nascosti, ma anche viverci la città in united nations modo completamente diverso, poichè nell'itinerario sono proposti anche locali, bar, ristoranti, enoteche in cui fermarsi per una pausa durante la cammi
Mi sono lasciata accompagnare a Venezia da questo libro, e ne ho seguito i vari itinerari. Che bella idea, che bel libro.
Gli itinerari sono ben pensati e ben scritti, farsi accompagnare per la città da Corto Maltese e dal suo autore è piacevole, e non solo abbiamo fifty'occasione di scoprire dettagli e angoli nascosti, ma anche viverci la città in united nations modo completamente diverso, poichè nell'itinerario sono proposti anche locali, bar, ristoranti, enoteche in cui fermarsi per una pausa durante la camminata.
Questo libro è un piccolo gioiellino, per tutti gli amanti della città di Venezia, ma anche per chi non la conosce affatto e vuole iniziare a scoprirla attraverso l'occhio artistico di Hugo Pratt.

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Svalbard
Due amici ed allievi di Hugo Pratt hanno deciso di scrivere questa guida dedicata alla Venezia amata e vissuta dal Maestro. Vengono proposti alcuni itinerari al di fuori degli abituali percorsi turistici, con numerose curiosità storiche east monumentali che di solito al turista tradizionale tendono a sfuggire. Il tutto, ovviamente, illustrato con disegni di Pratt, che mostrano gli scorci più significativi degli itinerari. Vi sono anche le menzioni di numerosi locali dove fermarsi a mangiare e bere, Due amici ed allievi di Hugo Pratt hanno deciso di scrivere questa guida dedicata alla Venezia amata east vissuta dal Maestro. Vengono proposti alcuni itinerari al di fuori degli abituali percorsi turistici, con numerose curiosità storiche due east monumentali che di solito al turista tradizionale tendono a sfuggire. Il tutto, ovviamente, illustrato con disegni di Pratt, che mostrano gli scorci più significativi degli itinerari. Vi sono anche le menzioni di numerosi locali dove fermarsi a mangiare due east bere, ma recensioni lette in giro dicono che purtroppo molti di questi hanno chiuso (la prima edizione del libro è del 2009).

Fifty'utilità pratica del libro la devo ancora mettere alla prova; la lettura è comunque molto interessante e stimolante. Mi spiace solo per una grave imprecisione storica (e temo che ve ne potrebbero essere altre): viene affermato che gli ultimi templari vennero sgominati nell'assedio della fortezza francese di Montsegur, cosa che è platealmente sbagliatissima visto che a Montsegur caddero gli ultimi albigesi, che con i templari (molto posteriori nel tempo) not avevano nulla a che fare.

Un altro fastidio fifty'ho provato quando gli autori danno notizia di una libreria francese a Venezia che ha una vetrina piena di opere di Pratt, e ne parlano come di una cosa commerciale e deprecabile. A me non pare proprio, anzi; Pratt è notoriamente amatissimo in Francia, tanto che molti fancesi sono convinti che sia francese egli stesso (io stesso ricordo la bellissima Librairie de la Mer, al Port-vieux di Marsiglia, piena zeppa di libri di Pratt) due east questo omaggio mi pare una cosa ammirevole east apprezzabile.

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Dragan Nanic
Nikako ne bi trebalo da mi se svidi ova knjiga - ko bi uživao u uputstvima poput: pođite ovom ulicom, skrenite levo u ovu ulicu, zatim skrenite desno u tu ulicu, obratite pažnju na ovaj detalj, nastavite preko mosta, skrenite u ovu ulicu, tu je bilo to i to..., pri tom svako malo ime ulice ne može da se nađe na Google-u a na marginama je više restorana i restorančića koji takođe dobrim delom nisu aktuelni više. Pri tom je mali format sa crno-belim ilustracijama na kojima često ne mogu da se vide Nikako ne bi trebalo da mi se svidi ova knjiga - ko bi uživao u uputstvima poput: pođite ovom ulicom, skrenite levo u ovu ulicu, zatim skrenite desno u tu ulicu, obratite pažnju na ovaj detalj, nastavite preko mosta, skrenite u ovu ulicu, tu je bilo to i to..., pri tom svako malo ime ulice ne može da se nađe na Google-u a na marginama je više restorana i restorančića koji takođe dobrim delom nisu aktuelni više. Pri tom je mali format sa crno-belim ilustracijama na kojima često ne mogu da se vide detalji.

A opet, sviđa mi se. Da li zbog toga što usled korone ne može da se putuje, da li zato što sam dva puta bio u Veneciji, ali oba puta samo na dan, da li zbog istorijskih detalja koji više raspiruju maštu nego što su iscrpni, da li zbog Korta koji se svuda provlači, da li zbog Google Street view-a koji delom dočarava sve te uske ulice i prolaze, vodu ispod i pučinu iza... Da li zbog toga ili zbog svega, sviđa mi se :)

I želim da odem još jednom. Sa ovom knjigom u zadnjem džepu!

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Natasciaf
Camminando tra le favole...
Ho scoperto che esistono ancora angoli in cui risplende una antica venezia... in cui i sapori, gli odori, ricordano tanti luoghi e nessuno in particolare... cerca tra gli itinerari consigliati e vedrai 50'ombra di un marinaio di ventura che entra in una calle nascosta.
Camminando tra le favole...
Ho scoperto che esistono ancora angoli in cui risplende una antica venezia... in cui i sapori, gli odori, ricordano tanti luoghi due east nessuno in particolare... cerca tra gli itinerari consigliati eastward vedrai fifty'ombra di un marinaio di ventura che entra in una calle nascosta.
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Sara
Meraviglioso. Ho già seguito alcuni dei percorsi suggeriti attorno a Venezia. Molto interessante.
Romain
Ce guide de voyage sort des sentiers battus au sens propre comme au figuré. On ne peut être qu'enthousiaste à l'idée de parcourir une ville accompagné d'un guide conçu selon un axe résolument différent — on est bien loin du moustachu à sac à dos du guide du routard. Ici c'est caban, pantalon blanc et créole. Corto est mis à toutes les sauces mais, cascade une fois, c'est légitime. Not seulement, Venise est au centre de l'album Fable de Venise mais aussi et surtout, son créateur Hugo Pratt est vénit Ce guide de voyage sort des sentiers battus au sens propre comme au figuré. On ne peut être qu'enthousiaste à 50'idée de parcourir une ville accompagné d'un guide conçu selon un axe résolument différent — on est bien loin du moustachu à sac à dos du guide du routard. Ici c'est caban, pantalon blanc et créole. Corto est mis à toutes les sauces mais, pour une fois, c'est légitime. Non seulement, Venise est au centre de l'album Fable de Venise mais aussi et surtout, son créateur Hugo Pratt est vénitien. Venise a marqué l'oeuvre du grand voyageur et c'est précisément sous cet angle que les auteurs ont souhaité nous faire découvrir la ville. Tout au long des sept ballades (couvrant les 6 quartiers de Venise plus les îles) qui nous sont proposées, ils vont arrow du doigt les innombrables détails et symboles mystiques et religieux qui parsèment la cité des Doges. Chacune décrit un itinéraire s'écartant, autant que possible, des parcours classiques. Ils sont jalonnés de points d'intérêt bien évidemment illustrées par les dessins du maître. Ce procédé est loin d'être anecdotique car il met en lumière des détails accentués par 50'auteur qui passeraient inaperçus sur des simples photographies — je pense notamment aux inscriptions se trouvant sur 50'épaule du king of beasts grec gardant l'entrée de l'arsenal.
Même s'il est parfois difficile de suivre les itinéraires dans ce véritable labyrinthe — c'est vrai que je n'ai pas un thousand sens de l'orientation —, ça en vaut la peine et vous ne tarderez pas à récolter les fruits de vos efforts. Si vous êtes en quête de restaurants et de boutiques, passez votre chemin, si vous préférez flâner et découvrir la ville, suivez Corto dans le dédale des ruelles de la sérénissime.

Il est à noter que cette très bonne initiative conjointe entre un spécialiste de la BD (Casterman) et un spécialiste du tourisme (Lonely planet) existe cascade d'autres villes: New York, Bruxelles et Rome. http://world wide web.aubonroman.com/2011/02/ven...

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Niki Costantini
Una lettura meravigliosa. Nella mia libreria da diversi anni, cominciato, abbandonato, ripreso, iniziato negli ultimi giorni e terminato nel giro di dodici ore, è stato l'ennesimo viaggio fantastico in una città che amo.
United nations libro prezioso che not è solo una guida attraverso itinerari insoliti, ma una vera e proprio mappa del tesoro in una città che è un labirinto quadridimensionale, dove spazi, volumi eastward tempo si fondono in un tutt'uno di grande suggestione.
Da apprezzare anche la leggerezza dei su
Una lettura meravigliosa. Nella mia libreria da diversi anni, cominciato, abbandonato, ripreso, iniziato negli ultimi giorni e terminato nel giro di dodici ore, è stato l'ennesimo viaggio fantastico in una città che amo.
United nations libro prezioso che non è solo una guida attraverso itinerari insoliti, ma una vera e proprio mappa del tesoro in una città che è un labirinto quadridimensionale, pigeon spazi, volumi east tempo si fondono in un tutt'uno di grande suggestione.
Da apprezzare anche la leggerezza dei suggerimenti su pigeon sostare per spuntini due east cichetti appetitosi perché se è vero che spirito e fantasia vanno costantemente nutriti, questo è ancora più vero per il corpo, sottolineando, se mai ce ne fosse bisogno, che osterie e bacari sono parte di Venezia e del suo fascino.

Da portare sempre con me advertizement ogni nuova visita.

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Christiane
Sep 01, 2015 rated information technology really liked it
I highly recommend this book to people who take some time to spend in Venice, have seen all the major sights and at present want to go off the beaten track and explore lesser known areas and hidden gems.

There are seven well-described itineraries, interesting anecdotes about people and places and plenty of drawings by Hugo Pratt.

Filipa
Livro interessante em que podemos fazer bone percursos indicados pelo escritor. Levei o livro comigo para veneza mas o tempo foi pouco para os percursos indicados com muita pena minha, mas consegui deliciar-me com as ilustrações exercise mesmo..
Canard Frère
Guide de promenade dans Venise joliment fait et truffé d'anecdotes, pas mal du tout pour avoir un nouveau regard sur la ville. Guide de promenade dans Venise joliment fait et truffé d'anecdotes, pas mal du tout pour avoir un nouveau regard sur la ville. ...more
Diletta Marino
Nela San
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Source: https://www.goodreads.com/book/show/21374442-the-secret-venice-of-corto-maltese-fantastic-and-hidden-itineraries

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